Mostre
Mostra degli artisti- Martin Kargruber e Willi Verginer
in_prison / sculpture
willy_verginer__martin_kargruber
In prigione e / o prigionieri: il titolo della mostra richiama non solo il contenuto, ma anche l’aspetto tecnico, rivelando ciò che cattura gli artisti nelle loro opere: entrambi sono prigionieri del legno, ognuno in modo inconfondibile. Nel loro incontro artistico condiviso, riflettono anche sulla propria origine e identità, profondamente radicate nella natura e nel paesaggio di un ambiente segnato dagli alberi e dal legno.
Con le loro sculture, sia grandi che piccole, affrontano – nonostante la figuratività e la chiarezza del linguaggio visivo – un mondo che sembra ormai fuori asse, invitando lo spettatore alla fantasia e all’associazione libera.
Martin Kargruber scolpisce pezzi compatti di legno in architetture e paesaggi che diventano oggetti scultorei: costruisce l’inventato, dove tecnica e natura si fondono in un dialogo metaforico. Oltre alla tradizione della xilografia, Kargruber realizza visioni atmosferiche personali di un piccolo universo immaginato.
Anche Willy Verginer comunica chiaramente i suoi pensieri, senza parole. I suoi oggetti sorprendenti, spesso stranianti, rivelano un’osservazione intensa della natura e dell’ambiente, così come dei propri sogni. In primo piano, nelle opere di Verginer, ci sono il colore e il taglio netto che contraddistinguono ogni pezzo, mentre Kargruber rimane fedele al colore naturale del legno.
Per entrambi, le esperienze locali legate alla propria biografia diventano punto di partenza ricorrente della loro arte. Nel loro mondo in_prison, misterioso e al contempo aperto, evidenziano la loro posizione singolare all’interno della scultura lignea contemporanea, in cui le idee si condensano e nasce un dialogo stimolante tra architettura e scultura.
Casa, albero, antenna, proliferazione, container, essere umano, terra: tra realtà e sogno, tra idillio e concretezza, le celle della prigione si aprono, lasciando spazio a una libertà mentale che consente di scoprire le storie silenziose custodite nelle opere in legno.
BIOGRAFIA
Martin Kargruber nasce nel 1965 a Gsies/Valle di Casies (Alto Adige, IT). Dal 1980 al 1985 si forma a San Giacomo in Valle Aurina e a Selva di Val Gardena. Dal 1987 al 1992 studia scultura all’Accademia di Belle Arti di Monaco con Hans Ladner. Vive e lavora a Petzenhofen/Geltendorf (DE) e dal 2009 insegna alla Scuola professionale e di maestrato per la scultura lignea di Monaco. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il sostegno agli atelier della Baviera per artisti visivi (2002–2004), il Premio di riconoscimento Martin Rainer “Arte e Spazio” a Bressanone (2022) e il Premio statale bavarese (2024). Ha esposto in numerose mostre personali, tra cui nel 2017 al Kunstforum Unterland a Egna, nel 2023 al Kulturverein Tubla da Nives a Selva di Val Gardena e nel 2024 al Bayerischer Kunstgewerbeverein di Monaco.
Willy Verginer nasce nel 1957 a Bressanone (BZ). Frequenta la Scuola d’arte di Ortisei, dove studia pittura. Dopo il diploma lavora in diversi atelier di scultura lignea in Val Gardena. Negli anni ’80, partendo dalla tradizione del suo territorio, inizia a distanziarsi dai metodi convenzionali attraverso un percorso autodidatta. Dopo una prima fase astratta, sviluppa un linguaggio visivo assolutamente personale. Nel 2011 viene invitato alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, in rappresentanza del Trentino-Alto Adige. Partecipa alla Biennale Italia–Cina nella Villa Reale di Monza ed espone a livello internazionale in gallerie in Olanda, Belgio e Canada. Tra il 2021 e il 2022 partecipa a una mostra itinerante in tre musei in Cina: Zhejiang Art Museum (Hangzhou), Wuhan Art Museum e Guangdong Museum of Art. Nel 2025 tiene una grande personale negli spazi di ARTES – Associazione Artistica Sudtirolese. Vive e lavora a Ortisei in Val Gardena.
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In prigione e / o prigionieri: il titolo della mostra richiama non solo il contenuto, ma anche l’aspetto tecnico, rivelando ciò che cattura gli artisti nelle loro opere: entrambi sono prigionieri del legno, ognuno in modo inconfondibile. Nel loro incontro artistico condiviso, riflettono anche sulla propria origine e identità, profondamente radicate nella natura e nel paesaggio di un ambiente segnato dagli alberi e dal legno.
Con le loro sculture, sia grandi che piccole, affrontano – nonostante la figuratività e la chiarezza del linguaggio visivo – un mondo che sembra ormai fuori asse, invitando lo spettatore alla fantasia e all’associazione libera.
Martin Kargruber scolpisce pezzi compatti di legno in architetture e paesaggi che diventano oggetti scultorei: costruisce l’inventato, dove tecnica e natura si fondono in un dialogo metaforico. Oltre alla tradizione della xilografia, Kargruber realizza visioni atmosferiche personali di un piccolo universo immaginato.
Anche Willy Verginer comunica chiaramente i suoi pensieri, senza parole. I suoi oggetti sorprendenti, spesso stranianti, rivelano un’osservazione intensa della natura e dell’ambiente, così come dei propri sogni. In primo piano, nelle opere di Verginer, ci sono il colore e il taglio netto che contraddistinguono ogni pezzo, mentre Kargruber rimane fedele al colore naturale del legno.
Per entrambi, le esperienze locali legate alla propria biografia diventano punto di partenza ricorrente della loro arte. Nel loro mondo in_prison, misterioso e al contempo aperto, evidenziano la loro posizione singolare all’interno della scultura lignea contemporanea, in cui le idee si condensano e nasce un dialogo stimolante tra architettura e scultura.
Casa, albero, antenna, proliferazione, container, essere umano, terra: tra realtà e sogno, tra idillio e concretezza, le celle della prigione si aprono, lasciando spazio a una libertà mentale che consente di scoprire le storie silenziose custodite nelle opere in legno.
BIOGRAFIA
Martin Kargruber nasce nel 1965 a Gsies/Valle di Casies (Alto Adige, IT). Dal 1980 al 1985 si forma a San Giacomo in Valle Aurina e a Selva di Val Gardena. Dal 1987 al 1992 studia scultura all’Accademia di Belle Arti di Monaco con Hans Ladner. Vive e lavora a Petzenhofen/Geltendorf (DE) e dal 2009 insegna alla Scuola professionale e di maestrato per la scultura lignea di Monaco. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il sostegno agli atelier della Baviera per artisti visivi (2002–2004), il Premio di riconoscimento Martin Rainer “Arte e Spazio” a Bressanone (2022) e il Premio statale bavarese (2024). Ha esposto in numerose mostre personali, tra cui nel 2017 al Kunstforum Unterland a Egna, nel 2023 al Kulturverein Tubla da Nives a Selva di Val Gardena e nel 2024 al Bayerischer Kunstgewerbeverein di Monaco.
Willy Verginer nasce nel 1957 a Bressanone (BZ). Frequenta la Scuola d’arte di Ortisei, dove studia pittura. Dopo il diploma lavora in diversi atelier di scultura lignea in Val Gardena. Negli anni ’80, partendo dalla tradizione del suo territorio, inizia a distanziarsi dai metodi convenzionali attraverso un percorso autodidatta. Dopo una prima fase astratta, sviluppa un linguaggio visivo assolutamente personale. Nel 2011 viene invitato alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, in rappresentanza del Trentino-Alto Adige. Partecipa alla Biennale Italia–Cina nella Villa Reale di Monza ed espone a livello internazionale in gallerie in Olanda, Belgio e Canada. Tra il 2021 e il 2022 partecipa a una mostra itinerante in tre musei in Cina: Zhejiang Art Museum (Hangzhou), Wuhan Art Museum e Guangdong Museum of Art. Nel 2025 tiene una grande personale negli spazi di ARTES – Associazione Artistica Sudtirolese. Vive e lavora a Ortisei in Val Gardena.