Margin / Ruth / My father`s jacket
Organizzatore: Collettivo Danza Alto Adige
MARGIN
Santija Bieza_LT/IT
Il mio primo incontro con Pina Bausch
è avvenuto con il film “Klage der Kaiserin”, un’opera al limite che ha lasciato
un segno indelebile nella mia memoria, con la sua cifra artistica, con i suoi
personaggi apparentemente scollegati e persi in uno spazio che da reale diventa
surreale, personaggi frammentari e marginali. È il tema del margine che voglio
trattare in questa performance, anche nelle accezioni di limite e confine. Come
si definisce il confine tra le cose? In quale condizione mi trovo come essere
umano? Cosa significa essere al margine? La marginalità può essere imposta da
strutture oppressive o eletta a luogo di resistenza – spazio di possibilitàe
apertura radicale.
RUTH
Giulia Tornarolli_IT
Ruth è uno scorcio sull’ancestrale paura del tempo, del deperimento, della
morteed un viaggio attraverso l’accettazione di tale panorama. A tratti
malinconica, la performance è raccontata con la dolcezza e la consapevolezza
proprie di una donna anziana e perciò si riempie di ironia e tenerezza per
cercare di invitare lo spettatore adimmedesimarsi a dispetto dell’età o della
generazione a cui appartiene.Un tributo alla vecchiaia ed un invito a
considerare l’anzianità non come una malattia ma un momento della vita come un
altro, da scoprire e a cui adattarsi. Una piccola riflessione da cui trarre
consiglio per non estenuare ed usurpare il presente. In Ruth utilizzo la
musica, il testo e il video per creare una performance di danza che interagisca
col pubblico e raccontare questastoria in modo
MY FATHER’SJACKET
Elisabeth Ramoser_IT
My Father’s Jacket nasce dal concetto
di frequenza. Frequenza respiratoria, frequenza cardiaca, ma soprattutto sonora.
La musica è frequenza, il suono è infatti tipicamenteun’onda di natura
sinusoidale. Non si possono vedere o percepire le onde sonore se non in
pochissimi casi, ma le si può sentire. Nella propagazione del suono le
particelle d’aria vibrano con una determinata frequenza, e nel suo propagarsi
l’onda sonora produce fasi di maggiore concentrazione o rarefazione delle
particelle e di diversa pressione nell’aria. Ma anche i corpi solidi ed i
liquidi vibrano e possono propagare il suono con il vibrare delle proprie
molecole. Anche il nostro corpo. Quello che mi interessa esplorare è
l’emozione, la sensazione fisica e la sua ripetizione. Voglio che questa
coreografia sia un “sistema aperto”, che metta il corpo incontatto permanente
con l’ambiente.
validato dalla redazione
Caratteristiche dell’evento
Informazioni partecipazione
Registrazione richiesta
Informazioni sull'evento di danza
Cast e organizzazione
Compagnia: Verschiedene Künstler / artisti vari
Coreografia: Verschiedene Künstler / artisti vari
Musiche: Verschiedene Künstler / artisti vari