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Gunkl: "Non solo, ma solo anche..."
Gunkl, è un filosofo tra i cabarettisti, un acrobata del cervello sotto il cui incantesimo il pubblico gode del piacere di pensare. Artista e spettatori si perdono letteralmente in un mondo di pensiero in cui tutto è permesso, se Gunkl non l’ha proibito.
Gunkl si pone subito le grandi domande decisive. Amplia gli orizzonti in modo estremamente divertente, molto apprezzato dal pubblico e dalla critica in tutto il mondo di lingua tedesca.
In un certo senso, noi esseri umani siamo un po’ ostaggi dei verbi ausiliari. Non tanto delle parole in sé, ma di quello che descrivono: potere, dovere, volere – concetti che delimitano il nostro campo d’azione. Chi sa tutto e può tutto, ma non vuole niente, non farà nulla. A meno che non debba. Ma in quel caso farà solo il minimo indispensabile, fino a quando non sarà più obbligato. E se davvero sa tutto e può tutto, troverà il modo di dover fare sempre meno, finché alla fine non farà più nulla. E vivere così… beh, bisogna proprio volerlo.
Gunkl si pone subito le grandi domande decisive. Amplia gli orizzonti in modo estremamente divertente, molto apprezzato dal pubblico e dalla critica in tutto il mondo di lingua tedesca.
In un certo senso, noi esseri umani siamo un po’ ostaggi dei verbi ausiliari. Non tanto delle parole in sé, ma di quello che descrivono: potere, dovere, volere – concetti che delimitano il nostro campo d’azione. Chi sa tutto e può tutto, ma non vuole niente, non farà nulla. A meno che non debba. Ma in quel caso farà solo il minimo indispensabile, fino a quando non sarà più obbligato. E se davvero sa tutto e può tutto, troverà il modo di dover fare sempre meno, finché alla fine non farà più nulla. E vivere così… beh, bisogna proprio volerlo.