Danza
Boris Charmatz/Musée DE La Danse
Organizzatore: Fondazione Haydn di Bolzano e Trento
10000 gestes
Coreografia Boris Charmatz
Interpreti Djino Alolo Sabin, Or Avishay, Régis Badel, Jessica Batut, Nadia Beugré, Alina Bilokon, Matthieu Burner, Dimitri Chamblas, Olga Dukhovnaya, Sidonie Duret, Bryana Fritz, Kerem Gelebek, Alexis Hedouin, Rémy Héritier, Mani Mungai, Solène Wachter, Frank Willens
Regia Fabrice Le Fur
Musica Wolfgang Amadeus Mozart
Durata: 60 min
Prima ed esclusiva italiana
Danzatore e coreografo tra i più apprezzati nelle ultime due decadi, Boris Charmatz (Chambery, 1973) ha fatto del suo Musée de la danse a Rennes, che dirige dal 2009, un luogo di memoria vivente dove convogliare artisti e ricercatori per dialogare sul presente. Invitato a creare per il Ballet de l'Opéra di Parigi, dove si è formato, e per progetti su larga scala e site specific, l'anticorformista Boris Charmatz lascia ovunque la sua singolare impronta. Non mancherà di il suo ultimo, magniloquente, lavoro 10000 gestes.
Qui Charmatz immagina una foresta coreografica nella quale ogni singolo gesto viene eseguito una sola volta e mai più ripetuto. "Gesti - spiega l'autore - che spariscono così velocemente da non lasciare traccia". Un'ode all'impermanenza dell'arte della danza questo pezzo (presentato al Théâtre National de Chaillot di Parigi come alla Volksbühne di Berlino, al Sadler's Wells di Londra come al Festival delle Arti di Taipei), che restituisce una sorta di 'caos' perfettamente controllato attraverso una scrittura violenta e straziante.
Con il sostegno di Institut Français e Fondazione Nuovi Mecenati
Coreografia Boris Charmatz
Interpreti Djino Alolo Sabin, Or Avishay, Régis Badel, Jessica Batut, Nadia Beugré, Alina Bilokon, Matthieu Burner, Dimitri Chamblas, Olga Dukhovnaya, Sidonie Duret, Bryana Fritz, Kerem Gelebek, Alexis Hedouin, Rémy Héritier, Mani Mungai, Solène Wachter, Frank Willens
Regia Fabrice Le Fur
Musica Wolfgang Amadeus Mozart
Durata: 60 min
Prima ed esclusiva italiana
Danzatore e coreografo tra i più apprezzati nelle ultime due decadi, Boris Charmatz (Chambery, 1973) ha fatto del suo Musée de la danse a Rennes, che dirige dal 2009, un luogo di memoria vivente dove convogliare artisti e ricercatori per dialogare sul presente. Invitato a creare per il Ballet de l'Opéra di Parigi, dove si è formato, e per progetti su larga scala e site specific, l'anticorformista Boris Charmatz lascia ovunque la sua singolare impronta. Non mancherà di il suo ultimo, magniloquente, lavoro 10000 gestes.
Qui Charmatz immagina una foresta coreografica nella quale ogni singolo gesto viene eseguito una sola volta e mai più ripetuto. "Gesti - spiega l'autore - che spariscono così velocemente da non lasciare traccia". Un'ode all'impermanenza dell'arte della danza questo pezzo (presentato al Théâtre National de Chaillot di Parigi come alla Volksbühne di Berlino, al Sadler's Wells di Londra come al Festival delle Arti di Taipei), che restituisce una sorta di 'caos' perfettamente controllato attraverso una scrittura violenta e straziante.
Con il sostegno di Institut Français e Fondazione Nuovi Mecenati
validato dalla redazione
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