Teatro
Mostre
Vereinigte Bühnen Bozen: "Die 7 Tage von Mariahaim"
Alto Adige 1965: Anna-Lisa, figlia di contadini, sta preparando il suo matrimonio con Johannes, un bracciante, quando passato irrompe nella sua vita. Due ospiti indesiderati si presentano in paese e con loro il ricordo di un crimine raccapricciante. L‘idillio si disintegra gradualmente e il silenzio che dura da generazioni si abbatte sugli abitanti con violenza e odio. Quel che doveva finire con un matrimonio inizia con un banchetto funebre. Le spettatrici diventano le invitate al matrimonio e, rivivono in retrospettiva i “sette giorni di Mariahaim” (Die 7 Tage von Mariahaim), che cambiano tutte e tutto.
L’ensemble di teatro immersivo Nesterval si considera un teatro popolare queer. Al centro di ogni produzione c’è il desiderio di giocare, la creazione di un’esperienza teatrale e il coinvolgimento del pubblico nella performance. “Die 7 Tage von Mariahaim” è una versione dello spettacolo “Das Dorf”, candidato al Premio Nestroy nel 2019, adattato per Vereinigte Bühnen Bozen e Festival Transart. Le spettatrici si imbarcano alla ricerca della magia di quel luogo di nostalgia che è la “Heimat”: casa e patria, ed esplorano grandi interrogativi inerenti l’estraneità, la violenza, amore e colpa. Il concetto di genere e i modelli di ruolo vengono confusi e l’idea di “Heimat” viene aperta a una società pluralistica.
L’ensemble di teatro immersivo Nesterval si considera un teatro popolare queer. Al centro di ogni produzione c’è il desiderio di giocare, la creazione di un’esperienza teatrale e il coinvolgimento del pubblico nella performance. “Die 7 Tage von Mariahaim” è una versione dello spettacolo “Das Dorf”, candidato al Premio Nestroy nel 2019, adattato per Vereinigte Bühnen Bozen e Festival Transart. Le spettatrici si imbarcano alla ricerca della magia di quel luogo di nostalgia che è la “Heimat”: casa e patria, ed esplorano grandi interrogativi inerenti l’estraneità, la violenza, amore e colpa. Il concetto di genere e i modelli di ruolo vengono confusi e l’idea di “Heimat” viene aperta a una società pluralistica.