Letteratura

Trauma & dramma: Quando le ferite restano

Organizzatore: Südtiroler Autorinnen- und Autorenvereinigung
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L‘ottava edizione della Summer School Südtirol avrà luogo dal 21 al 26 agosto a Castel Velturno.

La Summer School è una triade composta da laboratori drammatico-letterari, un Forum pubblico e reading. Il tema dell’edizione di quest’anno riunisce esperti*e e autori*rici, chiamati*e a mettere in luce i diversi aspetti di un fenomeno che ha le sue radici nelle gravi sofferenze del passato e i cui effetti si riverberano nel presente. La trasmissione del trauma alle generazioni future e quella specifica per genere sono un problema della nostra società. Figlie e figli ereditano traumi differenti dalle madri e dai padri. Bisogna considerare, inoltre, che i traumi irrisolti contribuiscono alla disgregazione della società. 

La violenza – psicologica e/o fisica – ferisce l’anima e il corpo delle singole persone e le disconnette dalla comunità. Le ferite non solo non si rimarginano e hanno un effetto nei singoli individui. Il trauma lascia tracce nel pensiero e nelle azioni collettive di una società. La violenza stessa ha una Storia, che viene studiata sempre di più; la Summer School fornisce alcune indicazioni riguardo la ricerca storica della violenza. 

Le donne in psichiatria: una questione a sé stante. Attualmente la Storia della psichiatria viene rivista criticamente in tutta Europa, Italia e Alto Adige compresi. L’istituzione psichiatrica è stata a lungo un luogo traumatizzante. 

Di inizio e di fine: Nonostante il loro carattere assoluto, venire al mondo ed esalare l’ultimo respiro sono due momenti esistenziali tabuizzati. Il tabù degli ultimi decenni legato alla nascita e alla morte degli individui è improvvisamente venuto meno con l’avvento della pandemia. 

Oltre ai*lle relatori*rici Monika Hauser, Irene Kacandes, Barbara Plagg, Antonella Tiburzi e Vernesa Berbo sono stati*e invitati*e alcuni*e autori e autrici, che hanno trattato i temi sopracitati nelle loro opere letterarie. Tra questi*e Andrea Rödig e il suo libro „Wir können unseren Müttern nicht trauen“ o Bov Bjergs con il suo „Serpentinen“. In seguito ai recenti eventi geopolitici sono previste anche letture con autori*rici provenienti dall’Ucraina. 

La Summer School prosegue la sua collaborazione con i Wiener Wortstaetten e la Rete del Teatro Texter:innen di Monaco di Baviera. Nell’ambito del programma Tour-des-Textes-Programms, sei autori*rici provenienti da diversi Paesi hanno sviluppato un testo teatrale, che viene presentato in occasione della Summer School. Come ogni anno i laboratori vedranno la partecipazione di autori e autrici altoatesini*e. Oltre alla possibilità di un confronto artistico, la Summer School offre loro l’occasione di entrare in relazione con la scena letteraria e teatrale di lingua tedesca. Anna Gschnitzer, Eleonore Khuen Belasi, Miriam Unterthiner e molti*e altri*e hanno già beneficiato di questa opportunità di scambio. 

Maxi Obexer, scrittrice e drammaturga, ha fondato la Summer School Südtirol nel 2015 con l’obiettivo di promuovere e condividere un dibattito pubblico intorno a questioni cruciali della contemporaneità, incrociando le esperienze di esperti*e di ambiti diversi. 

Dal 2015, in occasione della Summer School Südtirol più di 2.200 persone hanno raggiunto Velturno. Gli eventi pubblici nel Forum, in occasione delle cerimonie di apertura e chiusura, hanno attirato un pubblico sempre più numeroso. La Summer School Südtirol pone l’accento sui processi di scrittura, pensiero e ricerca. Si caratterizza per la triade composta da laboratori drammatico-letterari, un Forum pubblico e reading ed è aperto a tutte le persone interessate. Per informazioni: www.summerschoolsuedtirol.eu


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