Siria ed Iraq dopo Daesh

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L'IRAQ E LA SIRIA DOPO DAESH
Un evento per raccontare il Medio Oriente dopo la liberazione di Mosul e di altre città dallo Stato Islamico
Dopo la liberazione dalla presenza di Daesh (Stato Islamico) l'Iraq non fa più notizia. Eppure, ancora moltissimo è il lavoro da fare per consentire alle comunità di minoranza il ritorno alle città e ai villaggi liberati, oggi per la gran parte ridotti in macerie.
In che situazione si trovano le città irachene liberate? Daesh è stato davvero sconfitto? Quale il futuro delle tante comunità di minoranza, ed in particolare di quella cristiana nel paese? Chi si prenderà cura dei minori cresciuti nel trauma in questi anni?
Per tentare di rispondere a queste domande saranno presenti Padre Jens Petzold, priore del Monastero di Deir Maryam a Sulaymania (Kurdistan iracheno), e membro della comunità di Mar Musa in Siria, fondata da Padre Paolo dall'Oglio; Francesca Mannocchi, giornalista da tempo impegnata sul fronte mediorientale, che ha seguito in prima persona le liberazione della città di Mosul, in Iraq; e Domenico Chirico di "Un ponte per…".
Il dibattito sarà aperto dai saluti istituzionali della Provincia Autonoma di Bolzano, da anni uno dei principali sostenitori del lavoro di "Un ponte per…" in Iraq e in Siria, nelle emergenze e nel sostegno a giovani e bambini.
Ad organizzare l'incontro il Comitato locale di Bolzano dell'organizzazione "Un ponte per…", da oltre 26 anni presente in Iraq e oggi operativa anche in Siria e in altri teatri mediorientali, che con le comunità cristiane lavorava già prima dell'arrivo di Daesh, ed ha continuato a farlo anche in seguito, assistendo in modo particolare i bambini, tentando di assicurare loro sostegno psico-sociale e continuità nel percorso scolastico.
Tra le attività realizzate da "Un ponte per…" infatti anche la costruzione di una scuola mobile dedicata ai bambini della comunità cristiana fuggita da Qaraqosh e rifugiata nel campo di Ashti, ad Erbil. Oggi la comunità sta facendo ritorno ad una città ridotta in macerie, in cui case, scuole, ospedali sono da ricostruire e riabilitare.
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Tra i temi al centro dell'incontro anche il lavoro di solidarietà necessario per sostenere il delicato percorso di ritorno delle minoranze, le opportunità da offrire ai giovani, la costruzione di un futuro di pace. Temi che saranno parte della testimonianza di Padre Petzold, che alla loro accoglienza e sostegno ha dedicato l'impegno degli ultimi anni.