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R. Busettini e M. Ferrero : Periferie alle porte
Organizzatore: Circolo fotografico Tina Modotti BolzanoRenata e il suo compagno, il fotografo Max Ferrero, sono stati in Pennsylvania, in Michigan, in Ohio. «Siamo partiti dalla zona delle miniere di carbone, che sono state chiuse e che oggi sperano, con Trump e il rilancio dei combustibili fossili, in una rinascita; abbiamo proseguito nella zona delle acciaierie fino a Detroit, la città delle auto. Si tratta della cosiddetta Rust Belt, la "cintura di ruggine", un'area industriale in profondo declino. Io viaggio spesso negli Stati Uniti per lavoro, ma era la prima volta che mi trovano in contesti urbani di questo tipo, fuori dalle metropoli, e sono rimasta molto colpita dal degrado, il senso di vuoto, il nulla che ho trovato. Spesso queste cittadine sono costituite da poche case che si affacciano su una strada principale, qualche negozio, un bar e nient'altro, non c'è un cinema, non c'è niente. Le persone se stanno sedute sul portico a fumare, a bere, a guardare le macchine passare. Ed è proprio questo disagio che abbiamo cercato di trasmettere attraverso i ritratti di «La periferia alle porte».
Renata Busettini: Sono nata a Milano nel 1964 e mi sono trasferita a Torino agli inizi degli anni '80. Ho avuto la grande fortuna di viaggiare moltissimo e la fotografia è da sempre stata una mia buona compagna di viaggio. Al ritorno di ogni viaggio, ero carica di nuove esperienze e di tanti rullini di foto ricordo. La mia passione per i viaggi non è cambiata ma il viaggio non è più motivo per scattare. Ora la fotografia è diventata il motivo per viaggiare. E così le immagini ricordo hanno lasciato spazio a progetti fotografici raccontati per immagini e parole. Prediligo la fotografia documentativa e negli ultimi progetti, ho scelto "il ritratto" come strumento di racconto
Max Ferrero: Giornalista dal 1987, ha pubblicato su tutte le maggiori testate italiane e i suoi reportage si sono concentrati e specializzati nell'ambito della ricerca sociale. Servizi fotografici sulla guerra nell'ex Jugoslavia, il Kurdistan iracheno, il Centro America, l'immigrazione extracomunitaria, i nomadi, gli ospedali psichiatrici e le carceri sono stati oggetto di pubblicazioni e mostre. Cofondatore dell'agenzia fotografica Sync-studio di Torino con i fotoreporter Paolo Siccardi e Alberto Ramella, attualmente lavora anche su temi geografici e didattici.
Attraverso la sua attività d'insegnante, collabora dal 2009 con il sito di divulgazione fotografica Fotozona (www.fotozona.it) curandone gli articoli tecnici e l'aspetto critico. Dal 2011 è professore di fotografia presso l'Accademia di Belle Arti di Novara.
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