Pensare alla morte fa bene alla vita?
Oggi il tema della morte e del morire è diventato un tabù. Forse negare la nostra condizione di esseri mortali ci priva di una importante risorsa che può aiutarci a dare un senso alla nostra vita e a farci vivere meglio.
Riconoscere e ridare alla morte il suo posto centrale nella nostra esistenza, come possiamo apprendere dalle antiche tradizioni sapienziali, ci dona ogni giorno l’orientamento verso ciò che ha valore davvero e ci apre alla dimensione della cura dell’altro, riconoscendo in lui la nostra stessa vulnerabilità e finitudine.
Pensare alla morte fa bene alla vita, come testimoniano le parole di Marie De Hennenzel, psicologa e psicanalista che ha dedicato tutta la sua vita ad accudire i morenti: “abolire il tabù della morte, renderle il posto che le compete al centro della nostra vita. Perché, lungi dal farmi diventare una persona depressa e morbosa, quella familiarità con la morte, quella meditazione sulla morte, mi hanno trasmesso un gusto intenso della vita e del piacere, una curiosità insaziabile. Da lì ho attinto un’immensa energia” .
L’incontro sarà teorico ed esperienziale, verranno proposte riflessioni per comprendere i propri bisogni, paure e speranze davanti alla morte e il morire, insieme a tecniche meditative, visualizzazioni e pratiche di consapevolezza del respiro.
Con Chiara Simoncini, medico omeopata, e Patrizia Liva, religiosa e tanatologa, della Fondazione TuttoèVita, fondata da Guidalberto Bormolini.
Entrata libera, posti limitati. Info: 0473 230128 – info@mairania857.org
Nell’ambito di REVOLUTION che la morte ci trovi vivi
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