Mostre
Mercanti si diventa
La mostra “Mercanti si diventa” nasce con l’intento di approfondire la figura del mercante, protagonista e anima della città di Bolzano fin dai tempi più remoti, e la sua evoluzione da ‘semplice’ bottegaio a vero e proprio mercante di fiera. A livello locale questo salto di qualità avviene tra il Seicento e il Settecento, grazie al diffondersi di innovativi manuali del commercio, all’importanza crescente delle fiere bolzanine e al ruolo del Magistrato Mercantile.
La mostra, realizzata grazie a prestiti di istituzioni, archivi pubblici e collezionisti privati, si ripropone di far rivivere l’intensa attività commerciale che ha caratterizzato le fiere bolzanine nel loro periodo di massimo splendore.
L’esposizione include la ricostruzione dello studio di un intraprendente mercante. Le carte geografiche, i dipinti e le insegne di corporazioni esposte sottolineano come le attività legate ai trasporti fossero importanti per il commercio internazionale. In mostra si possono ammirare alcuni preziosi manoscritti dell’Archivio Menz, che danno un’idea della complessa struttura che stava alla base dell’organizzazione di un mercato, e alcuni rari libri a stampa, vere e proprie enciclopedie ‘del commercio’. Il percorso espositivo si chiude con la tavola intarsiata di Alois Delug, opera incompiuta dei primi del Novecento ed esposta per la prima volta al Museo Mercantile. Essa riassume idealmente quelle atmosfere, restituendoci un’istantanea del passato di Bolzano, città di fiere e di mercati.
La mostra, realizzata grazie a prestiti di istituzioni, archivi pubblici e collezionisti privati, si ripropone di far rivivere l’intensa attività commerciale che ha caratterizzato le fiere bolzanine nel loro periodo di massimo splendore.
L’esposizione include la ricostruzione dello studio di un intraprendente mercante. Le carte geografiche, i dipinti e le insegne di corporazioni esposte sottolineano come le attività legate ai trasporti fossero importanti per il commercio internazionale. In mostra si possono ammirare alcuni preziosi manoscritti dell’Archivio Menz, che danno un’idea della complessa struttura che stava alla base dell’organizzazione di un mercato, e alcuni rari libri a stampa, vere e proprie enciclopedie ‘del commercio’. Il percorso espositivo si chiude con la tavola intarsiata di Alois Delug, opera incompiuta dei primi del Novecento ed esposta per la prima volta al Museo Mercantile. Essa riassume idealmente quelle atmosfere, restituendoci un’istantanea del passato di Bolzano, città di fiere e di mercati.