Mostre
Mele e altre verdure
La mela ha sempre simboleggiato l'eterna giovinezza, la bellezza, l'amore, il potere e il peccato. La mostra presso la GalleriaCivica Bressanone, invece, si concentra sulla sua funzione primaria come alimento. Ma anche in questo ambito profano, in Alto Adige il frutto è carico del significato beneaugurante relativo alla crescita e alla prosperità. Dalla metà del XIX secolo, la coltivazione è stata sempre più intensificata e in molti luoghi le monocolture dominano il paesaggio.
Gli artisti della mostra collettiva ripercorrono i processi produttivi dell'industria delle mele. Mostrano le connessioni tra la commercializzazione della frutta e quella della regione turistica, esaminano gli stereotipi di genere e la gestione della tradizione. Anche il nostro rapporto con la natura, l'origine del cibo e il modo in cui alcuni alimenti evocano un senso di familiarità giocano un ruolo in “Mele e altre verdure”. Con installazioni basate sulla ricerca, tocchi di umorismo e scenari horror, un sito web interattivo, opere video, fotografie e serigrafie, Claudia Eichbichler, Gut++ (Erik Campanini, Alex Foradori, Bianca Schick), Christian Jankowski, Sonia Leimer, Suzan Noesen e Franziska Schink incoraggiano la riflessione e la discussione.
A cura di Linnea Streit
Gli artisti della mostra collettiva ripercorrono i processi produttivi dell'industria delle mele. Mostrano le connessioni tra la commercializzazione della frutta e quella della regione turistica, esaminano gli stereotipi di genere e la gestione della tradizione. Anche il nostro rapporto con la natura, l'origine del cibo e il modo in cui alcuni alimenti evocano un senso di familiarità giocano un ruolo in “Mele e altre verdure”. Con installazioni basate sulla ricerca, tocchi di umorismo e scenari horror, un sito web interattivo, opere video, fotografie e serigrafie, Claudia Eichbichler, Gut++ (Erik Campanini, Alex Foradori, Bianca Schick), Christian Jankowski, Sonia Leimer, Suzan Noesen e Franziska Schink incoraggiano la riflessione e la discussione.
A cura di Linnea Streit