LO SCIAMANO DI GHIACCIO
Gli Inuit, uno dei popoli più antichi e pacifici della terra, sono oggi a un bivio cruciale. In Groenlandia la curva demografica non cresce da trent’anni e i nativi sono appena cinquantamila. Minacciato dallo scioglimento inarrestabile dei ghiacci, dalle politiche estrattive di Canada Stati Uniti, costretto a ridurre la pratica tradizionale della caccia, con il dilagare dell’alcolismo e con il più alto tasso di suicidi giovanili, il popolo inuit sta vivendo in modo traumatico l’irruzione della modernità. Il nuovo progetto di Barbieri, Cherstich, Pizzo e Casotti racconta questa difficile transizione con gli strumenti del cinema e della musica: le immagini girate per l’occasione in Groenlandia dialogano con le musiche originali di Massimo Pupillo e con i canti tradizionali di Karina Moeller, cantante inuk che vive in Danimarca. Lo sciamano di ghiaccio porta il pubblico nel piccolo villaggio di Kulusuk, sulla costa sudorientale dell’isola, e nella cittadina di Tasillaq, dove da quarant’anni vive l'altoatesino Robert Peroni, da anni impegnato nella difesa e nella tutela della cultura inuit.
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