Mostre
L'arte romanica coniata
Organizzatore: Museo Castel Roncolo
Dall'XI al XIII secolo il romanico ha dispiegato in tutta Europa i suoi unici elementi iconografici negli ambiti della pittura, della scultura e dell'architettura.
Ma questo mondo di immagini come ha fatto ad espandersi in un'area così grande ed in così poco tempo? Un indizio è stato lasciato dalle rappresentazioni dell'arte minore. Pressoché infiniti sono i parallelismi tra l'iconografia romanica e l'arte del conio. Ciononostante il decisivo ruolo delle monete nell'espansione dell'iconografia romanica, oltre a quello già assodato degli artisti viaggianti, è stato raramente preso in considerazione. Probabilmente queste modeste opere di arte minore, che chiunque si portava appresso, facevano da modello a qualche artigiano.
Nell'area tedesca meridionale Augusta e Ratisbona in epoca romanica si erano affermate come centri principali per le coniazioni. Le loro monete dominavano il mercato e si diffondevano lungo le rotte commerciali di allora ben oltre i loro territori.
Un variopinto mondo popolato da animali, esseri mitologici e reggenti si ritrova in un tesoro di monete scoperto recentemente in Svevia. L'iconografia romanica di queste monete è strettamente collegata con il Tirolo storico, soprattutto con le coniazioni di Bressanone. Il tesoretto è stato acquistato dalla Staatliche Münzsammlung di Monaco e sarà esposto a Castel Roncolo in un più vasto contesto storico-artistico. In mostra ci saranno inoltre preziosi oggetti che dimostrano la reciproca influenza tra conii e l'arte romanica negli affreschi, nella scultura e nella orificeria.
Queste nuove conoscenze negli ambiti della storia dell'arte e dell'economia ci mostrano come il Sudtirolo facesse parte di un'unità culturale che si estendeva da Bressanone fino a Praga.
Ma questo mondo di immagini come ha fatto ad espandersi in un'area così grande ed in così poco tempo? Un indizio è stato lasciato dalle rappresentazioni dell'arte minore. Pressoché infiniti sono i parallelismi tra l'iconografia romanica e l'arte del conio. Ciononostante il decisivo ruolo delle monete nell'espansione dell'iconografia romanica, oltre a quello già assodato degli artisti viaggianti, è stato raramente preso in considerazione. Probabilmente queste modeste opere di arte minore, che chiunque si portava appresso, facevano da modello a qualche artigiano.
Nell'area tedesca meridionale Augusta e Ratisbona in epoca romanica si erano affermate come centri principali per le coniazioni. Le loro monete dominavano il mercato e si diffondevano lungo le rotte commerciali di allora ben oltre i loro territori.
Un variopinto mondo popolato da animali, esseri mitologici e reggenti si ritrova in un tesoro di monete scoperto recentemente in Svevia. L'iconografia romanica di queste monete è strettamente collegata con il Tirolo storico, soprattutto con le coniazioni di Bressanone. Il tesoretto è stato acquistato dalla Staatliche Münzsammlung di Monaco e sarà esposto a Castel Roncolo in un più vasto contesto storico-artistico. In mostra ci saranno inoltre preziosi oggetti che dimostrano la reciproca influenza tra conii e l'arte romanica negli affreschi, nella scultura e nella orificeria.
Queste nuove conoscenze negli ambiti della storia dell'arte e dell'economia ci mostrano come il Sudtirolo facesse parte di un'unità culturale che si estendeva da Bressanone fino a Praga.
validato dalla redazione
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