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Inhabited Dissonance. Bozen Bolzano 1922-2025

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Questa mostra si inserisce nel percorso tracciato dal progetto di ricerca interdisciplinare “Curating Bolzano Fascist Legacies. A Sustainable Approach to a City’s Dissonant Heritage”. Si tratta di una traiettoria iniziata nel 2022 e che ha visto coinvolt* progettisti e progettiste, storici e storiche dell’arte, dell’architettura e del design. Il progetto – che si è avvalso della collaborazione di BAU Istituto per l’Arte Contemporanea e l’Ecologia, cooperativa Lungomare e del dipartimento di Storia dell’Architettura e Studi Curatoriali della TU di Monaco ed è stato sostenuto dal Comune di Bolzano – si è articolato su due livelli: da un lato ha sviluppato un approfondito lavoro di ricerca sulle tracce degli interventi di epoca fascista ancora presenti nello spazio pubblico urbano, che fanno di Bolzano un affascinante oggetto di studio in quanto città di confine in cui l’impianto fascista è ancora ben visibile e dove percezioni diversificate del passato convivono non sempre armoniosamente. Dall'altro, si è interrogato su come gli esiti della ricerca potessero diventare accessibili a un pubblico non di soli esperti ed esperte, ma alla città nella sua interezza e quindi ai suoi abitanti e alle sue abitanti. La mostra mette in dialogo le considerazioni emerse nel corso della ricerca con una selezione di materiali d’archivio e con alcuni interventi artistici che nel corso del tempo hanno visto divers* practitioners confrontarsi con i molteplici significati dei segni lasciati dal fascismo nel tessuto urbano. La mostra rivolge la sua attenzione alle tracce che permangono nello spazio pubblico, nella memoria collettiva e negli archivi, ne testa risonanze e dissonanze, invitando a una relazione più consapevole con lo spazio pubblico, che sia in grado di opporsi alle sue possibili strumentalizzazioni.


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