Teatro

Il mercante di Venezia

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"Il mercante di Venezia" di William Shakespeare espone questioni di assoluta necessità: l’amore, l’odio, l’amicizia, la lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro.

Con i suoi potenti temi universali "Il mercante di Venezia" di William Shakespeare pone al pubblico contemporaneo questioni di assoluta necessità: scontri etici, rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati, l’amore, l’odio, il valore dell’amicizia e della lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro. Paolo Valerio firma il raffinato allestimento che vede protagonista - insieme a una compagnia di dieci attori - Franco Branciaroli nel ruolo di Shylock, figura sfaccettata, misteriosa, crudele nella sua sete di vendetta, che spiazza gli spettatori, risvegliandone una corrispondenza emotiva che mira alla compassione. A lui, ebreo, usuraio, si rivolge Antonio, ricco mercante veneziano, per farsi garante per l’amico Bassanio che ha bisogno di tremila ducati per armare una nave e raggiungere Belmonte, dove spera di cambiare il proprio destino. Shylock che ha livore verso i gentili e sete di vendetta per il disprezzo che gli mostrano, impone una spietata obbligazione. Se la somma non sarà restituita, egli pretenderà una libbra della carne di Antonio, tagliata vicino al cuore. Quello descritto da Shakespeare è un mondo mutevole e vibrante di personaggi che incarnano inquietudini, chiaroscuri e complessità di modernità assoluta.


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