Teatro

I colori della Luna

Organizzatore: Gruppo Amici del Teatro Serravalle all'Adige
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Debutto della nuova commedia del Gruppo Amici del Teatro che va in scena in occasione della festa dei SS. Patroni Fabiano e Sebastiano.

E' una commedia dialettale brillante in due atti uscita dalla penna dell'apprezzata scrittrice trentina Antonia Dalpiaz.

Sinossi:
È arrivata l'ora dei bilanci per Giorgio che, giunto alla soglia fatidica definita dal Divino Poeta: "nel mezzo del cammin di nostra vita", pessimisticamente vede mezzo vuoto il bicchiere che contiene la propria vita. Anche a Giorgio sembra di aver smarrito la retta via, in quella selva oscura in cui si ritrova, fatta di speranze frustrate e sogni infranti, di delusioni, che lo portano a lasciarsi coinvolgere in una brutta storia di tangenti. Rischia di finire male, molto male. Franca, sua moglie, vorrebbe condividere le pene del marito; cerca di abbattere il muro che va pian piano erigendosi fra loro, ma Giorgio, consapevole della rete in cui sta velocemente impelagandosi, vuoi per un malriposto senso di orgoglio, vuoi per non coinvolgerla, la respinge.
A lui si contrappone idealmente Luca, che invece vede costantemente il proprio bicchiere "mezzo pieno". Nella vicenda i due hanno pochissimi punti di contatto, ma allo spettatore l'opposizione dei due caratteri appare netta. Luca fa il barista ed è felice della sua professione: prepara aperitivi, vede gente, parla, ascolta la sua musica preferita.
Attorno a loro si dipanano pezzi di altre vite, personaggi che irrompono nel racconto principale con le loro vicende, le loro personalità e i loro temperamenti in un susseguirsi di gags e colpi di scena, in una "bailamme" resa ancor più aggrovigliata dallo "s-ciopòn", il terribile aperitivo creato dall'estro fantasioso di Luca.
Naturalmente si tratta di una commedia, per di più recitata nel nostro dialetto. Significa che vuol essere divertente pur senza rinunciare a degli spunti di riflessione, buttati qua e là con leggerezza, quasi con noncuranza, per arrivare a dirci, nel finale, che tutto sommato la vita è bella e vale proprio la pena di viverla.
Magari aiutati dal superlativo "S-CIOPON"


validato dalla redazione