Teatro
Don Giovanni
Per l'occasione, il Comune di Merano, l’Ente Gestione Kurhaus e Teatro e l’associazione Conductus hanno organizzato un evento speciale: la rappresentazione dell’opera lirica "Don Giovanni" di Wolfgang Amadeus Mozart. Tre le serate in programma, tutte a ingresso libero.
Il "Don Giovanni", uno dei punti più alti della storia dell'opera e del teatro tout court, è il frutto del sodalizio fra il compositore salisburghese e il librettista Lorenzo Da Ponte. In un’epoca in cui in tutta Europa la lingua dell'opera era l'italiano, Da Ponte raggiunge nella collaborazione con Mozart una perfezione letteraria forse ineguagliata. La scelta di rappresentare il "Don Giovanni" ha quindi, nel contesto locale, un valore altamente simbolico, perché sta a rappresentare il connubio fra le due culture e le due lingue maggiormente diffuse in Alto Adige e che a Merano convivono in un equilibro pressoché paritetico. L'allestimento vedrà impegnata – sotto la direzione del Maestro Marcello Fera - una compagnia di giovani cantanti di altissimo livello provenienti da Italia e Spagna e l'Ensemble Conductus insieme a Windkraft. Le scenografie nascono da una collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Brera, la regia è affidata alla debuttante Silvia Piccollo. Il Coro, preparato da Josef Sagmeister, avrà come suo nucleo il meranese Männergesangsverein. Fra i musicisti che andranno in scena ci saranno anche membri della locale orchestra dei Musikfreunde e il corpo di ballo Collettivo Clochard.
A rendere possibile l'iniziativa è anche il sostegno garantito da diverse istituzioni ed enti: Provincia di Bolzano – Cultura tedesca e italiana, Regione Trentino-Alto Adige, Azienda di Soggiorno di Merano, Stiftung Sparkasse, Raika, Alperia, St. Josef, Musikschule Meran, Orchester der Musikfreunde, Männergesangsverein e Windkraft.
Il "Don Giovanni", uno dei punti più alti della storia dell'opera e del teatro tout court, è il frutto del sodalizio fra il compositore salisburghese e il librettista Lorenzo Da Ponte. In un’epoca in cui in tutta Europa la lingua dell'opera era l'italiano, Da Ponte raggiunge nella collaborazione con Mozart una perfezione letteraria forse ineguagliata. La scelta di rappresentare il "Don Giovanni" ha quindi, nel contesto locale, un valore altamente simbolico, perché sta a rappresentare il connubio fra le due culture e le due lingue maggiormente diffuse in Alto Adige e che a Merano convivono in un equilibro pressoché paritetico. L'allestimento vedrà impegnata – sotto la direzione del Maestro Marcello Fera - una compagnia di giovani cantanti di altissimo livello provenienti da Italia e Spagna e l'Ensemble Conductus insieme a Windkraft. Le scenografie nascono da una collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Brera, la regia è affidata alla debuttante Silvia Piccollo. Il Coro, preparato da Josef Sagmeister, avrà come suo nucleo il meranese Männergesangsverein. Fra i musicisti che andranno in scena ci saranno anche membri della locale orchestra dei Musikfreunde e il corpo di ballo Collettivo Clochard.
A rendere possibile l'iniziativa è anche il sostegno garantito da diverse istituzioni ed enti: Provincia di Bolzano – Cultura tedesca e italiana, Regione Trentino-Alto Adige, Azienda di Soggiorno di Merano, Stiftung Sparkasse, Raika, Alperia, St. Josef, Musikschule Meran, Orchester der Musikfreunde, Männergesangsverein e Windkraft.