Musica & concerti

Concerto della Fondazione Cassa di Risparmio

Organizzatore: Fondazione Cassa di Risparmio
Aggiungi al preferiti
Condividere

Concerto con Malcolm Holcombe - come hell or high water

La rivista Rolling Stone definisce la sua musica "non proprio country, da qualche parte oltre il folk… una specie di blues in movimento, alla ricerca degli angoli più oscuri del cuore".
Autorevoli colleghi stravedono per lui, da Lucinda Williams a Steve Earle, da Mary Gauthier a Emmylou Harris. La sua discografia costante si è mantenuta sempre su livelli molto alti e ci ha regalato alcuni dischi folgoranti come A Hundred Lies e Gamblin House. Impossibibile dimenticare le sue performance caratterizzate da uno stile chitarristico unico, dalla voce allo stesso tempo ruvida e soffusa, e da quello sguardo magnetico con cui fissa il pubblico sul filo della follia, ma sempre lucido e presente.
Il nuovo disco di Malcolm Holcombe, il quindicesimo della sua carriera, si chiama Come Hell or High Water e vede la partecipazione di guest preziose come Darrell Scott, Greg Brown e Iris Dement. Il sound è il marchio di fabbrica di Malcolm, sospeso tra i monti Appalachi e Nashville, ribattezzato da qualche anno "americana". Ma è impossibile etichettare un artista come Malcolm che è uno dei tesori nascosti del grande sonwriting americano. Left Alone, I don't want disappear anynore, Black Bitter Moon, Torn and Wrinkled, sono canzoni di grande spessore, con testi visionari e crudi al tempo stesso che oscillano tra tormento e tenerezza. Gli arrangiamenti sono essenziali, col suo inconfondibile picking alla chitarra acustica e un dobro a ricamare le melodie. Un disco vero che evoca gusti e profumi e che rivela il modo unico e intimo con cui Holcombe si rivolge al suo pubblico che sia su un disco, in un locale o in un teatro. Malcolm prende per mano l'ascoltatore e lo porta nel portico di casa sua. Lo inchioda a guardarlo con quel suo modo sghembo di stare seduto sulla sedia, come se fosse un dondolo, una "rockin' chair", e con quella sua voce calda, profonda e "masticata" e il suo evidente, smisurato talento. C'è una canzone nel disco in cui tutte queste immagini prendono ancora più forma: Merry Christmas. "Buon Natale, pollo fritto avanzato al mattino, non ho mai ricevuto quello che volevo, non ho mai tenuto quello che ho ricevuto. La torta di frutta è la parte migliore, lascia un po' di spazio, due dollari per i bambini, buon Natale."

Malcolm Holcombe è cresciuto a Weaverville, un paesino dei monti Appalachi, nella Carolina del Nord, tra boscaioli e vicini che suonavano la chitarra elettrica davanti a casa. Fin da piccolo si appassiona ai programmi musicali televisivi, così la madre gli compra al supermercato una chitarra e un libro di accordi. Dopo la morte di entrambi i genitori, Malcolm, nella migliore tradizione americana, si mette "sulla strada" con una rock band, i Redwing. E la strada lo porta a Nashville, dove trova lavoro in una caffetteria. Tra la preparazione di un hamburger e l'altro, trova il tempo per esibirsi per gli avventori che rimangono conquistati dal suo stile innovativo, grezzo, carico di blues e di soul. Dopo il promettente esordio discografico con A far cry from here (1994), nel '96 firma un contratto per la Geffen Records, e lavora a un nuovo CD, sembra la svolta per la sua carriera, ma la situazione precipita.
Holcombe si lascia trascinare nel vortice dell'alcolismo, non riesce a tenere fede ai suoi impegni e la Geffen rinuncia a pubblicare il suo disco (che uscirà soltanto nel '99 col titolo, significativo, di A hundred lies). Segue un periodo buio, tra sbronze e depressione, in cui Malcolm tira a campare. Poi il ritorno in North Carolina e il taglio netto con l'alcool lo rimettono in carreggiata. Autoproduce una serie di dischi di ottima qualità (Another Wisdom nel 2003, I never heard you knocking nel 2005 e Not forgotten nel 2006) che lo rimettono all'onore del mondo musicale. Con Gamblin' house (2007) riceve finalmente l'apprezzamento e l'attenzione della critica americana, con ottime recensioni su Rolling Stone, Wall Street Journal, Billboard Magazine, e partecipazioni ai più importanti programmi radio e TV americani. L'album rimane per ben 9 settimane nella Top 20 della American Music Association. Seguono For The Mission Baby (2009), che vede partecipazioni importanti come Tim O'Brien, Mary Gauthier, Siobhan Maher, To drink the Rain (2011), Down to the River (2012), che include uno straordinario duetto con la grandissima Emmylou Harris, e Pitiful Blues (2014). Nel 2015 esce The RCA sessions, doppio antologico che riassume i vent'anni di carriera di Holcombe. Nel febbraio del 2016 viene dato alle stampe Another Black Hole: che vede Tony Joe White come special guest alla chitarra. Come Hell or High Water esce in questi giorni ed è distribuito in Italia da IRD International. Sulla copertina, come da tradizione, un disegno eseguito dallo stesso Malcolm, nel suo stile, semplice, diretto, quasi un fumetto, ma carico di metafore. Malcolm Holcombe sarà in tour a dicembre in Italia per presentare il disco in anteprima europea.

Appuntamento: 30 novembre 2018, ore 20.30 - Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Via Talvera 18
Ingresso gratuito solo con prenotazione (obbligatoria) biglietti. Tel 0471 316017


validato dalla redazione



Musica


Genere

Compositore di canzoni