Bekleiden

"BEKLEIDEN"
di Martin Pöll

19.05.2018 - 01.06.2018
Inaugurazione: 18.05.2018 alle ore 20:30

La mostra "bekleiden - rivestire" offre una panoramica sui processi creativi all'interno dei miei lavori attuali.
Il processo è una parte importante nei miei lavori, come per esempio la raccolta della resina o delle foglie, che trovano poi la loro forma. Sono affascinato dalle caratteristiche e dalla moltitudine della natura, come essa riesce ad appropriarsi dello spazio nelle più diverse sfaccettature.
Il titolo "bekleiden" rispecchia gli eventi naturali nel mio lavoro in ambito scultoreo, impiegando diversi materiali si può descrivere la mutabilità della natura.
Riflessioni sul mio lavoro
Nelle mie opere mi lascio ispirare soprattutto dalla natura, dall'ambiente e naturalmente anche dalle mie origini. Legno di balsa, impatiens glandulifera, semi d'acero: le forme delle piante e il rapporto tra corpo umano e natura creano le fondamenta del mio lavoro. Attraverso la riduzione, le singole caratteristiche, come la struttura geometrica di base oppure il loro movimento nello spazio, vanno a creare dei lavori scultorei. Le forme astratte che ne nascono, raccolte in una struttura statica di ripetizioni uguali, ottengono una qualità del tutto nuova, che ne modifica la percezione.
Durante il periodo degli studi ho analizzato i semi di diverse piante. Attraverso la percezione della natura in diversi momenti è venuto a crearsi un certo principio dell'infinito. Vorrei descrivere più attentamente questo principio:
Ho sviluppato diverse forme geometriche, delle quali tutte hanno un legame con la natura, per esempio la sintesi di un seme d'acero. Questa forma è un frammento che fa parte di un tutto infinitamente espandibile. Attraverso l'unione e la composizione di forme uguali si assolve la forma originaria, infatti la composizione delle forme geometriche realizza un lavoro nuovo. Questo tipo di lavoro è di carattere variabile, la disposizione si adatta allo spazio in questione e risulta così in una costellazione sempre diversa. Nel lavoro "When air and ground come together" ho coperto una parte del pavimento dello spazio espositivo con piastre di cemento. La sagoma di una piastra lascia intravedere l'astrazione di un uccello. Queste forme interpretate del volatile vengono incastrate tra di loro sul pavimento. L'area copre metà della sala espositiva. L'idea che si cela dietro consiste anche nel fatto di creare qualcosa di nuovo usando tanti lavori più piccoli. Anche lo spostamento delle piastre che si sovrappongono è un aspetto rilevante di questo lavoro.
Durante il mio soggiorno di studio all'estero in Islanda è nata la mia passione per le stoffe. I lavori con la stoffa tematizzano anch'essi le strutture geometriche, mantenendo il riferimento con la

natura. Sono interessato alle caratteristiche del materiale, che cambiano anche a seconda del tipo di stoffa, e in base alle possibilità di realizzazione plastica. A seconda del concetto e della piega cambia anche il lavoro.
Alcuni lavori, nascono con un carattere performativo. Disegno con un dispositivo GPS un certo percorso. Corro lungo il percorso oppure uso la bici. I percorsi vengono pianificati a seconda del tracciato e del luogo nel quale è possibile realizzare il concetto. La registrazione è una linea continua senza interruzioni. Questi disegni che si creano hanno anche una componente ironica.
Nei miei lavori attuali uso la resina degli alberi. Questa resina che raccolgo personalmente nel bosco è in sé già un atto che fa parte del mio progetto artistico. Sento questa raccolta come un rituale, quando mi trovo a casa mia in Alto Adige. Per me la ricerca della resina è una creazione meditativa all'aperto, immerso nella natura. Il legame con la natura è riscontrabile anche nel lavoro di resina finito. Durante la creazione cerco di trovare la relazione tra la resina e l'albero oppure il tronco. Di conseguenza sorgono per esempio colonne di resina. Non solo la consistenza del materiale, ma anche il particolare aroma rende un lavoro interessante, il profumo mi ricorda la mia infanzia.