Theater

Platino - un eccidio a Bolzano

Veranstalter: Cooperativa Teatrale Prometeo
Merken
Teilen

Spettacolo teatrale sull'eccidio di Bolzano del 12 settembre 1944

Nel settembre del 1944 la Germania e il Giappone erano vicini al loro annientamento e il governo fantoccio fascista dell'Italia settentrionale stava crollando. Un dispotismo sull'orlo del collasso moltiplica il proprio potenziale di distruzione quanto più è messo alle strette: l'uccisione di milioni di persone nei Lager del Terzo Reich raggiunge proprio in questa fase il suo tragico culmine. Anche la Repubblica di Salò, ultimo esercizio di potere da parte di Mussolini per grazia di Hitler, condannò a morte quanti più oppositori possibile, in un'inaudita orgia di potere. A Bolzano, città delle due dittature, il fascismo e il nazismo si sono incontrati lasciando dietro di loro una lunga scia di sangue che si è tentato spesso di negare.
In quell'anno, all'alba di martedì 12 settembre, ventitré uomini furono prelevati dal Lager di Bolzano e condotti nella Caserma "Francesco Mignone", situata a Bolzano in via Claudia Augusta nel quartiere di Oltrisarco. Nel Lager erano giunti a più riprese tra la fine di agosto e i primi di settembre 1944, provenienti da Verona. Contrariamente agli altri arrestati, che venivano spogliati di ogni loro avere al momento dell'ingresso nel Lager, i 23 avevano mantenuto i loro abiti e furono tenuti tutti assieme, isolati in un blocco. Nel corso della loro breve permanenza nel campo non uscirono per andare a lavorare, come la maggior parte degli altri deportati: uscirono solo per essere uccisi. A ciascuno di essi fu sparato un colpo alla nuca nelle stalle della caserma. I loro corpi furono portati al Cimitero Maggiore di Bolzano e gettati in una fossa comune, in terra sconsacrata, senza che la tomba fosse contrassegnata in alcun modo.
Fu una strage organizzata, per la quale le vittime furono scelte con precise motivazioni. I 23 furono scelti per essere uccisi, e la loro morte è dipendente dalla scelta di campo che essi compirono dopo l'8 settembre 1943.
Una lunga ricerca, condotta da Carla Giacomozzi dell'Archivio Storico della Città di Bolzano, ha portato alla luce questo drammatico episodio tenuto quasi completamente nascosto e a margine delle vicende storiche della seconda guerra mondiale. Il punto di partenza di tale ricerca è rappresentato da una lapide nel cimitero militare di San Giacomo (BZ) che ricorda i nomi dei 23, alcuni dei quali resi con grafia sbagliata. Si trattava di uomini che, nella totale clandestinità, dovevano dare vita alla parte più avanzata ed originaria della Resistenza nel Nord Italia e che, catturati in momenti separati, incontrarono la morte in quello che viene definito come "L'eccidio di Bolzano".


redaktionell geprüft



Ausstellungs-Informationen


Durchführung

Autor: Dario Spadon
Darsteller: Jacopo Cavallaro, Sabrina Fraternali, Dario Spadon
Regie: Dario Spadon


Diese Veranstaltung ist Teil der Eventserie

Settimana della memoria 2018