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Dove la parola non arriva

Organizer: Circolo Cabana
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Evasioni di un ergastolano

Mario Trudu, oggi 67enne, è un uomo murato vivo da 38 anni. Condannato all'ergastolo ostativo, che rispetto quello normale, nega ogni minima speranza, benefici e misure alternative (permessi, lavoro esterno, possibilità al compimento del 26esimo anno di pena di accedere alla liberazione condizionale ...). Nessuna umanità, eguaglianza, proporzionalità. Non gli si perdona di non aver collaborato, di non aver mandato altri in galera al posto suo.
Noi non gridiamo la sua innocenza, cosa che del resto nemmeno lui fa. Noi liberiamo i suoi disegni, la sola evasione possibile. Noi denunciamo quella.che dopo 38 anni è solo una feroce, perversa, cieca vendetta che nulla ha a che vedere con la giustizia.
Noi raccontiamo la sua storia che significa innanzitutto aprire finalmente un corretto confronto su 2 parole: "pentito" e "collobotatore di giustixis:, frettolosamente confuse ed uniformate, con effetti devastanti ed incontrollabili.
Il pentimento è uno stato interiore, un lungo, travagliato intimo percorso, la figura del collaboratore è tutt'altro.

Un 8 marzo di qualche anno fa, a colloquio con la giornalista che cura i suoi libri, Mario le ha allungato aldilà del tavolo un foglio: "Oggi è la festa della donna, scusami, avrei tanto voluto disegnati una mimosa, ma non ricordo più come è fatta, non posso che una rosa".
Questi è Mario, 67 anni, da 38 ininterrottamente in carcere, salvo una breve latitanza di pochi mesi e 2 permessi, due, di una manciata di ore.
Questi è Mario, al quale non possiamo inviare i colori per i suoi disegni perché non gli è consentito tenere un temperamatite.
Questi è Mario e non altri, chi può essere stato in un lontanissimo passato non ha alcuna importanza.
Oggi Mario è vittima e non colpevole.


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Artist: Mario Trudu